Parodontologia
Diagnosi e cura della parodontite
Trattamento della malattia parodontale
Il medico parodontologo si occupa di prevenire e curare le patologie che coinvolgono le gengive e i tessuti di sostegno ai denti. Limitare e arrestare subito le infiammazioni gengivali, infatti, è fondamentale per evitare la malattia parodontale che, se trascurata, può portare alla perdita dei denti.
Nei Centri Oral Institute, il Dr. David Marri e il Dr. Stefano Amati, seguono personalmente i pazienti a rischio, applicando per loro protocolli specifici per la parodontite, che prevedono sedute di igiene profonda e mantenimento con richiami ravvicinati o, nei casi più gravi, tecniche chirurgiche capaci di riabilitare ossa e gengive.
Protocollo diagnostico per la parodontite
Il miglior modo per tenere sotto controllo la propria salute orale è rispettare i controlli di igiene ogni sei mesi: è durante questi ultimi che, oltre a pulire a fondo la dentatura, si possono individuare gengiviti e infiammazioni sospette.
In ogni caso, in presenza di sanguinamento gengivale, alito cattivo persistente ed evidente recessione, è bene recarsi immediatamente in studio per un approfondimento.
La visita e gli esami diagnostici prevedono:
- Valutazione delle abitudini igieniche e alimentari
- Controllo visivo di tutto il cavo orale
- Esame radiografico della cresta ossea
- Sondaggio del solco gengivale
- Test microbiologici e genetici
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Terapia Causale
Prevede sedute di igiene profonda da ripetersi ogni 3 mesi circa, e inserite all’interno di un protocollo di mantenimento così strutturato:
- Informazione e istruzione: durante la seduta si intercettano col paziente i possibili comportamenti rischiosi o errati, per poterli correggere (fumo, alcol, stress, alimentazione scorretta, scarsa igiene…). Inoltre si insegna il corretto uso degli strumenti di igiene domiciliare.
- Detartrasi e levigatura radicolare: Prevede l’eliminazione profonda di placca e tartaro da denti e gengive, fin nella profondità di tasche e solchi. La procedura impiega strumenti manuali e ad ultrasuoni, coi quali si esegue anche la levigatura delle radici infette, in modo che si eviti l’accumulo dei batteri anche in profondità. In caso di protesi contaminate, si procede alla loro asportazione.
- Terapia Laser Fotodinamica: con l’applicazione di appositi farmaci si procede con la sterilizzazione dei solchi e delle tasche parodontali
Terapia Chirurgica
Se ossa e gengive si ritirano è necessario intervenire chirurgicamente, per evitare la perdita dei denti, o ristabilire la situazione utile a poter accogliere gli impianti dentali.
- Chirurgia resettiva: serve a rimuovere le tasche parodontali e a rimodellare l’osso che sostiene i denti, eliminando tutte le imperfezioni morfologiche che causano l’accumulo di placca batterica.
- Chirurgia rigenerativa: serve a rigenerare il tessuto osseo perduto. Il processo avviene grazie all’innesto di membrane e biomateriali sostitutivi, che portano al recupero del volume necessario a garantire la stabilità dei denti in pericolo.
- Chirurgia mucogengivale: se la gengiva si ritrae causando carie radicolari, sensibilità e aspetto antiestetico del sorriso, così si può recuperare il deficit, sia in volume che in altezza, attorno al dente o agli impianti.
- Chirurgia parodontale: permette di asportare il tessuto infetto all’interno della tasca parodontale